Nell’ambito delle misure per combattere la pandemia COVID-19, il 23 settembre le autorità belghe hanno deciso di classificare il Lussemburgo come una “zona rossa”.
Un’intervista tra il ministro degli Affari esteri ed europei, Jean Asselborn, e il ministro degli Affari esteri e della difesa belga, Philippe Goffin, questo pomeriggio ha permesso di chiarire che per i residenti in Lussemburgo, soggiorni inferiori a 48 ore in Belgio continuano ad essere possibili e non ci saranno restrizioni alle frontiere.
Per soggiorni superiori a 48 ore, le persone con una funzione essenziale o un motivo essenziale (elenco completo su https: https://www.info-coronavirus.be/fr/faq/) inclusi in particolare lavoratori frontalieri e studenti, non saranno soggetti a restrizioni. Si fa notare che si deve sempre essere in grado di giustificare/documentare la propria situazione personale. Ogni persona che entra in Belgio deve compilare il modulo di localizzazione dei passeggeri (PLF) online se soggiorna più di 48 ore in Belgio o se ha trascorso più di 48 ore in Lussemburgo, qualunque sia il motivo del viaggio.
Il governo belga sta perfezionando i termini esatti delle restrizioni che si applicheranno dal venerdì 25 settembre 2020 alle 16:00.
Comunicato del Ministère des Affaires étrangères et européennes
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