La costituzione del Granducato
Il nome del Lussemburgo (Lucilinburhuc) appare per la prima volta nel 963 quando il conte Sigefroi acquisisce dall’abbazia Saint-Maximin di Treviri una struttura fortificata su uno sperone roccioso che domina la valle dell’Alzette, conosciuto come il “Bock”.
Il territorio della contea del Lussemburgo si sviluppa nei secoli seguenti arrivando, alla fine del XIII secolo, ad occupare una vasta area estesa tra la Mosa e la Mosella. Nel 1308 il conte Enrico VII è eletto re dai principi elettori di Germania e nel 1312 incoronato imperatore del Sacro Romano Impero a Roma.
In seguito, la casata del Lussemburgo porterà ancora tre volte la corona reale e imperiale (Carlo IV 1355-1378, Wenceslas II 1378-1400, Sigismond I 1411-1437). Nel 1354 Carlo IV del Lussemburgo eleva la contea a ducato, la dinastia del Lussemburgo si estingue però nel 1451 alla morte di Elisabeth de Goerlitz.
Inizia una fase complessa in cui il controllo del ducato del Lussemburgo, posizionato al centro dello scacchiere europeo con la città-fortezza di Lussemburgo come punto di forza, è conteso da diverse casate.
Conquistato nel 1443 dal duca di Borgogna diventa una provincia dei Paesi Bassi; quindi, è dominato dagli Asburgo di Spagna (XVI e XVII secolo) e dagli Asburgo d’Austria (XVIII secolo), con un breve periodo di dominazione francese tra il 1684 e il 1697.
Nel 1795 le armate rivoluzionarie francesi entrano a Lussemburgo e il ducato è annesso alla Francia divenendo il « Département des Forêts ».
Nel 1815 al Congresso di Vienna viene deciso di creare un grande regno dei Paesi Bassi accanto alla Francia. Il Lussemburgo, elevato al rango di granducato, è teoricamente indipendente ma legato da unione dinastica personale a Guglielmo I d’Orange Nassau, re dei Paesi Bassi e Granduca di Lussemburgo.
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