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Febbraio 2017

  • 05.06

    La ricerca di lavoro
     

    Le lingue della vita professionale

    Nel Granducato di Lussemburgo è comune la coesistenza o l’uso simultaneo di più lingue il cui utilizzo varia secondo il luogo e l’attività. La forza lavoro è prevalentemente rappresentata da stranieri: residenti e transfrontalieri francesi, belgi e tedeschi. Lo STATEC (Institut national de la statistique et des études économiques du Grand-Duché de Luxembourg) riporta per il 2023 per i lavoratori dipendenti la seguente proporzione: 125.888 lussemburghesi, 131.064 residenti non lussemburghesi e 227.955 frontalieri di cui 51.691 belgi, 52.619 tedeschi e 123.645 francesi.

    In linea generale si può affermare che il francese è la lingua principale di comunicazione, seguita da lussemburghese, tedesco, inglese e portoghese. Le lingue usate sul posto di lavoro variano da settore a settore con numerose eccezioni (società straniere operanti in Lussemburgo, specifiche nicchie di mercato etc.).

    In generale è possibile affermare, come indica anche uno studio condotto dall’Università di Lussemburgo nel 2010, che il francese è la lingua più richiesta nelle offerte di lavoro. Nel settore commerciale e alberghiero, ristoranti e caffè, si usa prevalentemente il francese.

    Il lussemburghese è considerato come una conoscenza fondamentale in quasi il 45% delle offerte di lavoro ed è richiesto per la quasi totalità degli impieghi pubblici. L’inglese è la lingua franca nella comunità internazionale che lavora nelle istituzioni europee e nel settore della finanza. Data la grande importanza della comunità di immigrati portoghesi, che usano spesso la loro lingua madre sul posto di lavoro, in particolare nel settore delle costruzioni, dell’ospitalità e della pulizia, il portoghese è molto diffuso nel Paese.

    Un’interessante pubblicazione a cura del Governo del Lussemburgo è disponibile gratuitamente in internet (francese, tedesco e inglese).

    https://luxembourg.public.lu/en.html

    Centri per l’impiego e agenzie istituzionali

    ADEM (Agence pour le Développement de l’Emploi)
    www.adem.public.lu
    Ufficio pubblico destinato a facilitare la ricerca di lavoro. L’ADEM ha una sede in tutti i principali centri del Paese e si occupa, oltre che delle politiche di occupazione, anche della gestione degli aiuti sociali statali a cui si ha diritto in caso di perdita del lavoro. L’ADEM ha sviluppato un portale Jobboard per mettere in relazione chi cerca e chi offre lavoro: www.adem.public.lu

    EURAXESS
    www.euraxess.lu
    EURAXESS è un portale di lavoro per ricercatori. Questi possono presentare la propria candidatura per posizioni nell’ambito della ricerca in istituzioni pubbliche e private europee, partecipare a selezioni per borse di ricerca e caricare i curriculum vitae on-line.

    EURES (The European Job Mobility Portal)
    www.ec.europa.eu
    EURES si propone di offrire informazioni e consulenza ai lavoratori e datori di lavoro che desiderano beneficiare del principio di libera circolazione delle persone nell’Unione europea.

    Principali agenzie interinali (lavoro temporaneo)

    Spring Professional Luxembourg– Gruppo ADECCO
    www.adecco.lu
    www.badenochandclark.lu
    43-49, r. Ste Zithe
    L-2763 Luxembourg
    +352 46 42 46-1

    DO Recruitment
    www.dorecruit.com
     1, rue Jean Pierre Brasseur
    L-1258 Luxembourg
    +352 24 69 40-1

    Michael Page International
    www.michaelpage.lu
    2-4, r. Beck
    L-1222 Luxembourg
    +352 27 20 42-1
    info@michaelpage.lu

    Principali siti web
    www.efinancialcareers.lu
    www.ictjob.lu
    www.jobfinder.lu
    www.jobs.lu
    www.monster.com
    www.moovijob.lu
    www.thenetwork.lu
    femmesleaders.wordpress.com
    www.angloinfo.com
    www.jci.lu
    lu.indeed.com

    Altri strumenti, gli annunci di lavoro nei giornali

    I principali quotidiani lussemburghesi, nell’edizione cartacea del sabato e in quella on-line, hanno delle pagine dedicate agli annunci di lavoro. In particolare, queste si trovano sui giornali lussemburghesi:

    Si veda anche il settimanale di annunci Luxbazar : www.luxbazar.lu

    Sindacati e chambres professionnelles

    In Lussemburgo la rappresentanza dei lavoratori salariati è assicurata a due livelli: le Chambres professionnelles – Camere professionali a cui ogni lavoratore dipendente deve aderire – ed i sindacati indipendenti a partecipazione volontaria.

  • 05.05

    Riconoscimento dei titoli di studio e delle qualificazioni professionali
     

    Ministère de l’Education nationale, 18-20 montée de la Petrusse

    Il riconoscimento dei titoli di studio (diplomi di maturità, diplomi universitari, etc.) può essere richiesto per la continuazione degli studi o per la ricerca di un lavoro. Per il riconoscimento di un livello di studio (senza aver raggiunto il diploma finale) si rimanda alla sezione dedicata alla formazione scolastica (mediatori interculturali).

    Diploma di scuola secondaria: maturità (baccalauréat) o professionale
    Il riconoscimento di un titolo di studio è una procedura facilitata dalle convenzioni di Parigi e Lisbona, di cui l’Italia è firmataria, che stabiliscono l’equivalenza dei diplomi a livello europeo. La richiesta di riconocimento puo’ essere presentata tramite mail, posta o attraverso un modulo online, al Servizio per il riconoscimento dei diplomi del Ministère de l’Education Nationale , de l’Enfance et de la Jeunesse (MEN). La lista dei documenti e il formulario da utilizzare sono disponibili alla seguente pagina: https://guichet.public.lu/fr/citoyens/famille-education/enseignement-secondaire/jeune-recemment-arrive-pays/reconnaissance-etudes/reconnaissance-bac-maturite.html

    Ministère de l’Education Nationale, de l’Enfance et de la Jeunesse
    Service de la reconnaissance des diplômes
    29, rue Aldringen
    L-1118 Luxembourg

    Adresse Postale : L-2926 Luxembourg Grand-Duché de Luxembourg
    Tel. (+352) 247-85910
    E-mail reconnaissance@men.lu
    www.men.public.lu

    Qualificazioni professionali
    Il riconoscimento di qualifiche professionali è stato oggetto di diversi accordi in seno all’Unione Europea. Per determinate professioni esiste una procedura di riconoscimento automatizzata a cui possono seguire, a seconda dei casi, degli esami sulle competenze e/o periodi di tirocinio.

    Per la procedura, con dettagli per le diverse professioni, si rinvia all’apposita sezione riconoscimento diplomi del sito dell’Amministrazione Lussemburghese https://guichet.public.lu/fr/citoyens/famille-education/enseignement-secondaire/jeune-recemment-arrive-pays/reconnaissance-etudes/reconnaissance-equivalence-diplome.html

    Ministère de l’Education Nationale, de l’Enfance et de la Jeunesse
    Service de la reconnaissance des diplômes
    29, rue Aldringen
    L-1118 Luxembourg
    B.P. L-2926 Luxembourg
    Grand-Duché de Luxembourg

    Tél. (+352) 247-85910
    E-mail reconnaissance@men.lu
    www.men.public.lu/fr/index.html

    L’Unione Europea è molto attiva nel campo dell’integrazione del mondo del lavoro. Molte professioni sono regolamentate a livello europeo e possono seguire iter di riconoscimento rapidi, si veda in proposito la pagina delle professioni regolamentate dell’Unione Europea e quella sulla tessera professionale europea (EPC), che riguarda principalmente: infermieri, medici, farmacisti, fisioterapisti, ingegneri, guide alpine e agenti immobiliari.

    Professioni regolamentate:
    europa.eu/recognition-of-professional-qualifications

    Tessera professionale europea:
    europa.eu/european-professional-card
    ec.europa.eu/free-movement-professionals

    In Lussemburgo l’accesso alle cosiddette professioni regolamentate è soggetto all’autorizzazione all’esercizio da parte dell’autorità competente.

    In alcuni casi il riconoscimento è un prerequisito per ottenere l’autorizzazione all’esercizio della professione e in questi casi è il Ministero della Ricerca e dell’istruzione superiore autorizzato al riconoscimento dei titoli.

    I titolari invece di un titolo formativo previsto nella direttiva 2005/36/CE sono esentati dalla procedura di riconoscimento e possono richiedere l’autorizzazione all’esercizio della professione al Ministero competente.

    Per i dettagli consultare il sito dell’amministrazione lussemburghese: https://guichet.public.lu/fr/citoyens/famille-education/etudes-superieures/reconnaissance-diplomes.html

    Ministère de la Recherche et de l’Enseignement supérieur
    20, Montée de la Pétrusse
    L-2327 Luxembourg
    (+352) 247 86619
    https://mesr.gouvernement.lu/

  • 05.03

    Attività imprenditoriale
     

    Chambre de Commerce, 7 r. Alcide de Gasperi - Kirchberg, Luxemburg

    La costituzione di un’impresa, in Lussemburgo come altrove, è un processo che richiede una preparazione meticolosa. Nel Granducato esistono numerose istituzioni e punti di riferimento che aiutano a muoversi in questa direzione.

    Start up Luxembourg, la Chambre de Commerce, la Chambre des métiers, Camera di commercio italo-lussemburghese.

    Start up Luxembourg presenta le diverse tappe, dai requisiti all’iscrizione, alla registrazione della nuova impresa.

    Lo spazio creazione nel sito della Chambre de Commerce offre indicazioni generali. Presso la stessa, è aperto uno sportello che offre consulenza a titolo gratuito.

    La Chambre des métiers offre informazioni dedicate a chi fosse interessato allo sviluppo di attività di tipo artigianale; anche in questo caso è disponibile un ufficio per consulenze gratuite. Infine, alla Camera di Commercio Italo-Lussemburghese è previsto un servizio di assistenza per l’attivazione della procedura di apertura delle attività commerciali che intendono svolgere la propria attività nel Granducato in via continuativa o soltanto occasionale.

    https://www.startupluxembourg.com
    https://www.startupluxembourg.com/how-to-start-a-business
    https://formations.cdm.lu/fr/formation-continue/formations

    House of Entrepreneurship de la Chambre de commerce
    14, rue Erasme
    L-1468 Luxembourg Kirchberg
    Tél. (+352) 42 39 39-330
    info@houseofentrepreneurship.lu
    https://www.houseofentrepreneurship.lu/

    Chambre de Commerce

    7, rue Alcide de Gasperi
    L-2981 Luxembourg Kirchberg
    Luxembourg
    https://www.cc.lu/

    Camera di Commercio Italo-Lussemburghese
    45, boulevard G.D. Charlotte 
    L-1331 Luxembourg
    Tél. (+352) 45 50 83 1
    info@ccil.lu
    https://www.ccilux.eu/home

    Equipe “Contact Entreprise”
    Chambre des métiers
    2, Circuit de la Foire Internationale
    L-1347- Luxembourg-Kirchberg
    BP 1604 – L-1016
    Tel. (+352) 42 67 67 – 510
    contact@cdm.lu
    www.cdm.lu

     

  • 05.02

    Esercitare una professione come lavoratore indipendente (artista o intellettuale)
     

    Qualsiasi persona che svolga un’attività nel Granducato di Lussemburgo per conto proprio o la cui occupazione professionale sia principalmente di natura intellettuale e non commerciale è affiliata come lavoratore autonomo alla Union des Caisses de Maladie et Caisse de Maladie des professions indépendantes (CMPI) all’interno della Caisse Nationale de Santé (CNS) (cassa nazionale di malattia).

    Lo status di artista professionista e intermittente dello spettacolo (Artiste professionnel indépendant et intermittent du spectacle) permette a chi si occupa unicamente di attività legate all’arte (arti grafiche, plastiche, arti della scena, della musica etc.) di accedere a diversi aiuti di carattere sociale e a sussidi.

    Il richiedente deve rispettare determinati requisiti, ad esempio riguardo la continuità della sua attività artistica e la sua posizione rispetto al sistema assicurativo lussemburghese. Maggiori informazioni sono disponibili qui: https://www.cdm.lu/media/52fca4cbe4126_statut-de-l-artiste.pdf

  • 05.01

    Il lavoratore dipendente
     

    In Lussemburgo l’orario di lavoro è di 8 ore al giorno per 40 ore settimanali. La durata massima non può superare le 10 ore giornaliere o le 48 ore settimanali. Ogni dipendente ha legalmente diritto a 26 giorni di ferie retribuite per anno, a cui si aggiungono 11 giorni di festività fissate per legge. Il salario minimo è fissato per legge per il 2024 a 2570,93 euro lordi mensili per un lavoratore non qualificato e 3 085,11 euro lordi mensili per un lavoratore qualificato.

    I contratti di lavoro dipendente si distinguono in CDD, Contrat à durée déterminée – contratto a durata determinata e CDI, Contrat à durée indéterminée – contratto a tempo indeterminato. I contratti sono redatti in forma scritta e firmati al più tardi nel momento in cui il dipendente prende servizio.

    Il CDD può essere rinnovato due volte, per una durata massima di ventiquattro (24) mesi. Per questo tipo di contratto è previsto un periodo di prova della durata minima di due settimane e massima di dodici mesi. Il contratto può essere rescisso di comune accordo tra datore di lavoro e dipendente prima del suo termine (fatte salve le prime due settimane), a condizione che una clausola in tal senso sia stata sottoscritta da entrambe le parti al momento della firma dello stesso. In caso di risoluzione anticipata da parte del datore di lavoro, il dipendente ha diritto a una compensazione pecuniaria la cui entità dipende dalla durata della relazione di lavoro, dal tipo di contratto, dal settore etc.

    Il CDI, contratto la cui durata non è definita, prevede un periodo di prova che non può essere inferiore alle due settimane né superiore ai sei mesi (un periodo di prova di dodici mesi può essere richiesto in caso di salari elevati). La risoluzione del contratto da parte del dipendente o del datore di lavoro (fatte salve le prime due settimane) prevede una serie di obblighi. Il dipendente non è tenuto a indicare le ragioni per cui intende rescindere il contratto, ma deve rispettare un periodo di preavviso che varia in funzione dell’anzianità del lavoratore stesso: un mese se questa è inferiore ai cinque anni, due mesi se superiore ai cinque anni, tre mesi se superiore ai dieci anni. Il datore di lavoro può mettere fine al contratto in caso di colpa grave del dipendente tale da rendere le relazioni di lavoro definitivamente e immediatamente impossibili. Qualora questo caso non si verificasse, il datore di lavoro è tenuto a indicare al dipendente, a mano o a mezzo raccomandata, le ragioni serie e reali del licenziamento. Il dipendente può ugualmente pretendere queste informazioni. In caso di licenziamento in assenza di colpa grave, il dipendente ha diritto a un periodo di preavviso di durata variabile secondo l’anzianità di lavoro: due mesi se inferiore ai cinque anni, quattro mesi se superiore a cinque anni e sei mesi se superiore a dieci anni.

    I contratti stagionali (saisonniers) costituiscono una tipologia particolare di CDD, le disposizione particolari che regolano questo tipo di contratto sono disponibili all’indirizzo seguente: https://guichet.public.lu/fr/entreprises/ressources-humaines/contrat-convention/contrat-travail.html

  • 01.12

    Il voto e la partecipazione politica
     

    Il voto è a suffragio universale per tutti i cittadini maggiorenni. L’esercizio del voto è obbligatorio, i cittadini iscritti sulle liste elettorali sono chiamati a giustificare la loro eventuale non partecipazione, l’iscrizione è permanente e senza necessità di rinnovo. Sono esclusi dall’obbligo i cittadini aventi più di 75 anni. Il voto per corrispondenza è consentito in circostanze eccezionale , ad esempio per le persone con più di 75 anni, per i lussemburghesi residenti all’estero e per ragioni professionali.
    www.elections.public.lu

    Chambre des députés du Grand-duché de Luxembourg
    23, rue du Marché-aux-Herbes, L-1728 Luxembourg
    (+352) 466 966 – 1
    www.chd.lu

    Service information et presse du gouvernement

    33, boulevard F.D. Roosevelt L-2450 Luxembourg
    (+352) 247-82181
    info@sip.etat.lu
    www.gouvernement.lu
    www.luxembourg.public.lu

    Institut national de la statistique
et des études économiques (Statec)
    Centre administratif Pierre Werner
13, rue Érasme
L-1468 Luxembourg
    (+352) 247-84219
    info@statistiques.public.lu
    www.statistiques.public.lu

  • 01.11

    Il governo del Paese
     

    Il Granducato di Lussemburgo è una democrazia parlamentare in un regime di monarchia costituzionale. Il titolo di Granduca, l’unico al mondo, passa per via ereditaria al primogenito o alla primogenita all’interno della casa Nassau-Weilburg, che regna sul Granducato dal 1890. Il Granduca è il capo dello Stato e delle forze armate, ha il potere di formare il governo e di sciogliere la Camera dei Deputati, nomina il Primo Ministro e, su proposta di quest’ultimo, nomina o revoca i ministri, e promulga le leggi approvate dalla Camera.

    L’attuale Granduca Henri è subentrato nel 2002 al Granduca Jean, suo padre, che era salito al trono nel 1964.

    La Camera dei deputati
    Il Parlamento monocamerale, la Camera dei deputati (Chambre des députés), è composto di 60 membri eletti a suffragio universale nelle quattro circoscrizioni elettorali (9 nella circoscrizione Nord, 21 in quella del Centro, 7 in quella dell’Est e 23 in quella del Sud) e rinnovati ogni cinque anni. La Camera dei deputati detiene il potere legislativo, dibatte e vota le leggi che sono proposte dalla Camera stessa, dal governo e dal Consiglio di Stato.

    Il governo
    Il Granduca ha il diritto di scegliere liberamente il capo del governo e i ministri; tuttavia, secondo la consuetudine egli designa il primo ministro in base ai risultati delle elezioni legislative. Il primo ministro presenta quindi la squadra di governo al Granduca che procede alla nomina dei ministri e presiede ai giuramenti.

    Attualmente, il Primo Ministro è Luc Frieden , eletto Il 17 Novembre 2023 . Appartenente al Parti populaire chrétien-social (CSV) il Primo Ministro governa con l’appoggio di una coalizione maggioritaria formata dal Parti populaire chrétien-social (CSV) e dal Parti Démocratique (DP). Prima di Luc Frieden è stato Primo Ministro Xavier Bettel per quasi dieci anni (2013-2023) e per quasi vent’anni Jean-Claude Juncker (1995-2013), esponente dei Cristiano-Sociali, che dal 2014 al 2019 è stato Presidente della Commissione Europea.

    Le ultime elezioni legislative (ottobre 2023) hanno visto il seguente risultato:

    • Parti Populaire Chrétien-Social (Chrëschtlech-Sozial Vollekspartei, CSV, Neri): 21 deputati;
    • Parti Ouvrier Socialiste Luxembourgeois (Lëtzebuerger Sozialistesch Aarbechterpartei, LSAP, Rossi): 11 deputati;
    • Parti Démocratique (Demokratesch Partei, DP, Blu): 14 deputati;
    • Les Verts (déi Gréng, Verdi): 4 deputati;
    • Parti Réformiste d’Alternative Démocratique (Alternativ Demokratesch Reformpartei, ADR, Gialli): 5 deputati;
    • Parti Pirate (Piratepartéi, Viola): 3 deputati;
    • La Gauche (Déi Lénk, Rossi): 2 deputati.

    Altri partiti non sono rappresentati alla Camera dei deputati: Parti Communiste Luxembourgeois (KPL), Parti pour la Démocratie Intégrale.

    Le prossime elezioni legislative si terranno nel mese di ottobre del 2028.

    Il Consiglio di Stato
    Il Consiglio di Stato (Conseil d’État) è composto da 21 consiglieri più, in sovrannumero, i membri della famiglia granducale. Il Consiglio di Stato ha principalmente un ruolo consultivo sulle leggi che vengono votate alla Camera dei deputati. È previsto dalla Costituzione, per ovviare in parte all’assenza del bicameralismo, che il Consiglio di Stato in particolari condizioni possa opporre un veto sospensivo in materia legislativa.
    www.gouvernement.lu

  • 01.10

    La Grande Région
     

    Il Lussemburgo fa parte della Grande Région, uno spazio di cooperazione transnazionale e interregionale che si estende dal Lussemburgo, alla Saar, alla Lorena, alla Renania-Palatinato ed alla Vallonia. La Grande Région, di cui il Lussemburgo è il centro geografico, copre più di 65.000 kmq e conta più di 11 milioni di abitanti. La quattro città di Lussemburgo, Metz, Treviri e Saarbrücken formano la QuattroPole, uno spazio urbano transfrontaliero destinato a realizzare una maggiore integrazione tra queste città. La Grande Région e la QuattroPole sviluppano numerosi programmi di cooperazione, tanto economica quanto culturale, e svolgono un ruolo importante nello sviluppo di quest’area.

    Maison de la Grande Région
    11, boulevard J.-F. Kennedy
    4170 Esch-sur-Alzette
    (+352) 247 80 159
    secretariat.sommet@granderegion.net
    www.granderegion.net

  • 01.09

    Lussemburgo ed Europa II
     

    Il quartiere delle istituzioni europee a Kirchberg, Lussemburgo

    Il Lussemburgo, piccolo Paese nel cuore dell’Europa, ospita numerose istituzioni comunitarie.

    Scelto nel 1952 come sede provvisoria delle attività della costituenda Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA) diventa in breve la sede di tutte le istituzioni: l’Alta Autorità, il Comitato Consultivo e la Corte di Giustizia della CECA stessa.

    Quando, nel 1965, è firmato il trattato di fusione delle tre comunità – CECA, CEE e CEEA – è attuato un raggruppamento delle istituzioni a Bruxelles.

    Il Lussemburgo perde così la sede della CECA ma ottiene quella delle principali autorità finanziarie e giudiziarie.

    Inoltre la città di Lussemburgo diventa, al pari di Bruxelles e Strasburgo, sede delle istituzioni comunitarie. Attualmente, nei mesi di aprile, giugno e ottobre, si svolgono in Lussemburgo delle sessioni del Consiglio Europeo.

    Inoltre hanno qui la loro sede l’Ufficio Statistico dell’Unione Europea (Eurostat) ed unità di varie Direzioni Generali della Commissione Europea, la Corte di Giustizia Europea, il Tribunale di Prima Istanza, la Corte dei Conti Europea e la Banca Europea d’Investimento (BEI).

    Il segretariato generale del Parlamento europeo ha i suoi uffici in Lussemburgo.

    Le istituzioni europee sono oggi raggruppate sul plateau di Kirchberg, uno dei nuovi quartieri della capitale.

    Nella seconda parte del 2015 il Lussemburgo ha occupato la presidenza dell’Unione europea.

  • 01.08

    Un’economia in continuo mutamento
     

    Gli Altiforni di Belval nella Cité des Sciences, Belval – Esch-sur-Alzette

    Nel corso del Novecento l’economia del Lussemburgo si è dimostrata una delle più dinamiche del continente europeo, muovendosi tra settori tra loro molto diversi: dall’industria siderurgica e manifatturiera alla piazza finanziaria e dal settore dei media e delle comunicazioni alla ricerca e alle nuove tecnologie. La scoperta del minerale di ferro nel sud del Paese nel 1840, che diede il nome all’intera regione Minett o Terre rouges, segnò il definitivo passaggio da un’economia prevalentemente agricola ad una industriale. Le compagnie siderurgiche che si installarono in prossimità dei giacimenti minerari divennero la colonna portante dell’economia nazionale per tutta la prima parte del XX secolo.

    Il secondo dopoguerra rappresentò una fase molto vivace per il Granducato: industria, piazza finanziaria e sede di istituzioni europee furono al centro di un’economia in espansione. Nell’industria, oltre alla siderurgia raggruppata intorno al colosso lussemburghese ARBED (Aciéries Réunies de Burbach-Eich-Dudelange), si svilupparono altre attività produttive. Le aziende statunitensi Goodyear (produzione pneumatici), DuPont (Produzione di poliestere) e Monsanto (Produzione di filati di nylon) realizzarono i loro impianti nel Granducato, mentre si sviluppava al contempo un tessuto industriale locale. A partire dagli anni Sessanta il Lussemburgo, forte di un sistema legislativo e di un quadro normativo semplice e moderno, attirò servizi finanziari e bancari dando vita a una delle principali piazze finanziarie del continente. Le istituzioni europee insediatesi nella capitale del Granducato costituirono un ulteriore elemento di crescita e rafforzamento internazionale: prima la CECA (Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio) nel 1952, poi, tra le altre, l’Ufficio Statistico dell’Unione Europea ed altre unità della Commissione Europea, la Corte di Giustizia dell’Unione europea, la Corte dei Conti Europea e la Banca Europea degli Investimenti.

    Gli anni Settanta e Ottanta rappresentarono una fase di transizione: l’industria siderurgica, a causa della crisi mondiale dell’acciaio, cedette il posto di primo datore di lavoro del Paese (17% dei lavoratori salariati nel 1974) alla piazza finanziaria e si intensificò il processo di terziarizzazione dell’economia. Al contempo si svilupparono nuovi settori come i media e la comunicazione: RTL (Radio Télévision Luxembourg) è il primo diffusore europeo, mentre SES è un leader mondiale nelle comunicazioni satellitari.

    Oggi l’economia Lussemburghese è dominata dal terziario al cui interno emergono i servizi finanziari e società della new economy come eBay, Amazon etc. L’industria è tuttavia ancora presente: sono molte le aziende che hanno una produzione localizzata nel Granducato, altre hanno stabilito qui la loro sede operativa e altre ancora le hanno entrambe, come nel caso del leader mondiale dell’acciaio ArcelorMittal, risultato della fusione nel 2006 di Arcelor (a sua volta derivante dalla precedente fusione del 2002 tra ARBED, Usinor e Acelaria) e Mittal Steel Company, la cui sede mondiale è in Lussemburgo.

    Dal 2004 il governo ha messo in agenda lo sviluppo di una nuova politica di diversificazione e specializzazione economica in un’ottica multisettoriale: information technology e comunicazione, logistica, scienza e tecnologie sanitarie, tecnologie ambientali etc. Interventi in questo senso sono portati avanti ad esempio attraverso il sostegno alle imprese innovanti o con la creazione del polo di ricerca scientifica e di sviluppo tecnologico di Belval.

  • 01.07

    Le lingue nel Lussemburgo
     

    Mir will bleiwen wat wir sinn… motto del lussemburgo, statua o palazzo a Lussemburgo

    Il Lussemburgo è uno dei pochi paesi al mondo in cui la popolazione usa correntemente tre lingue – francese, tedesco e lussemburghese – nella vita quotidiana, per il lavoro, a livello culturale e nel rapporto con l’amministrazione pubblica.

    Il lussemburghese è una lingua appartenente alla famiglia delle lingue germaniche occidentali, al pari del tedesco e dell’olandese, caratterizzata da numerosi prestiti dal francese e dall’olandese. Il lussemburghese è parlato oltre che in Lussemburgo anche nelle zone di frontiera con Francia, Belgio e Germania. La sua ortografia è stata fissata per la prima volta nel 1976 e poi aggiornata nel 1999, e successivamente nel novembre 2019.

    Informazioni, dizionario e ortografia della lingua lussemburghese :

    Altre lingue usate di frequente sono l’inglese, il portoghese e l’italiano.

    La ricchezza linguistica del Lussemburgo è oggi regolata da una legislazione che individua i campi prevalenti di utilizzo. Il lussemburghese è identificato come lingua nazionale, la sua conoscenza è, salvo eccezioni, necessaria per acquisire la nazionalità (si veda il capitolo sulla nazionalità); il francese è la lingua dell’attività legislativa e, insieme al tedesco ed al lussemburghese, costituisce una delle tre lingue dell’amministrazione e della giustizia.
    Secondo la legge del 1984 sul regime linguistico, il cittadino ha quindi la possibilità di interagire con la pubblica amministrazione in una qualsiasi di queste tre lingue.

    Gli atti legislativi sono redatti in francese che è quindi la lingua prevalente nell’amministrazione dello Stato. Nel dibattito parlamentare la lingua di espressione non è indicata per legge e i deputati possono utilizzare la lingua di loro preferenza, tuttavia è consuetudine che i dibattiti si svolgano in lussemburghese e le questioni rivolte al governo siano redatte in francese. Nelle occasioni pubbliche il governo adotta, sempre per consuetudine, il francese.

    Una situazione analoga si trova a livello dei consigli comunali, dove il dibattito si svolge prevalentemente in lussemburghese con la possibilità per i consiglieri di utilizzare anche francese e tedesco.

    Nell’amministrazione della giustizia, sebbene le udienze possano svolgersi in francese, tedesco o lussemburghese e i cittadini possano fare appello a una qualsiasi delle tre lingue, di norma i giudici redigono le delibere in francese.

    Testo di legge che regola l’uso delle tre lingue in Lussemburgo:  https://legilux.public.lu/eli/etat/leg/loi/1984/02/24/n1/jo

    Per informazioni generali sul plurilinguismo – la sua storia, il lussemburghese etc.- si consiglia di consultare il sito: https://luxembourg.public.lu/fr/societe-et-culture/langues/multilinguisme-opportunite.html

  • 01.05

    Geografia e orientamento
     

    Il Plateua du Luxembourg

    Il Lussemburgo è, con l’eccezione di Malta, il più piccolo dei 27 Stati membri dell’Unione europea. Il Granducato è situato tra il Belgio ad ovest e a nord, la Germania ad est e la Francia a sud.

    Il Paese misura, nella sua massima estensione, 57 km da est a ovest e 82 km da nord a sud, per una superficie totale di 2.586 kmq, inferiore a quella della Valle d’Aosta, la più piccola regione italiana, con i suoi 3.263 km. Il Paese ha due regioni geologiche/naturali: l’Ösling (Éisleck in lussemburghese) a nord, che occupa circa un terzo del territorio, è un altopiano collinare con un’altitudine media di 450 m, in gran parte tagliato da fiumi; il sud Gutland (“terra buona” in lussemburghese), che occupa la restante parte del Paese, è una pianura ondulata con un’altitudine media di 215 mt.

    Comunemente però si divide il territorio del Lussemburgo in cinque regioni caratterizzate da diversità geografiche, naturalistiche, storiche e demografiche notevoli: Ardenne lussemburghesi, Plateau de Luxembourg, Petite Suisse luxembourgeoise (Mullerthal), vallée de la Moselle (Musel), Terres rouges o Bassin minier (Minett).

    Queste aree presentano un’interessante diversità naturalistica. Nelle Ardenne si concentrano i maggiori rilievi boschivi che poi si addolciscono nel Plateau de Luxembourg . La Petite Suisse , un’area boschiva e collinare, è la più nota agli escursionisti per la bellezza dei suoi paesaggi, mentre la Mosella è caratterizzata dalla coltivazione della vite e le Terres rouges da foreste che si espandono sulle vecchie aree di estrazione mineraria.

  • 04.08

    Integrazione dei cittadini stranieri
     

    OFFICE NATIONAL DE L’ACCUEIL (ONA) e BIERGERPAKT (PATTO CITTADINO)

    L’Office National de l’Accueil (ONA) è un’istituzione del governo lussemburghese destinata a coordinare la politica di accoglienza e integrazione, facilitare il processo di integrazione internazionale, lottare contro la discriminazione, monitorare i flussi migratori, seguire i richiedenti protezione internazionale e infine gestire strutture ricettive.

    Office national de l’accueil (ONA)
    5, rue Carlo Hemmer
    L-1734 – Luxembourg
    (+352) 247-85700
    info@ona.public.lu
    https://ona.gouvernement.lu/
    https://mfsva.gouvernement.lu/

    Tra i dispositivi sviluppati dall’ONA c’era il Contract d’accueil et d’intégration (CAI) che è stato sostituito al 1° gennaio 2024 dal Biergerpakt (Patto cittadino). Tuttavia, i servizi previsti da un contratto CAI già sottoscritto proseguiranno.

    Il “Biergerpakt” e’ uno degli strumenti messi in atto dalla legge relativa alla convivenza interculturale, aderendo al quale ci si impegna a partecipare attivamente al programma interculturale e si scopre il paese, le sue lingue, i suoi costumi, i suoi valori, le sue associazioni. La partecipazione al programma facilita l’incontro, lo scambio di idee e punti di vista così come l’interazione, importanti vettori della convivenza interculturale, soprattutto se sei appena arrivato nel Paese e non hai ancora una buona conoscenza del Lussemburgo.

    L’adesione al programma è su base volontaria, gratuita e prevede tre moduli introduttivi alla vita del Lussemburgo e un catalogo di moduli individuali su varie tematiche.

    I moduli introduttivi sono:

    • Una giornata di orientamento che facilita l’accesso alle informazioni, l’orientamento nella vita quotidiana e la partecipazione dei cittadini in Lussemburgo,
    • un modulo linguistico che consente di raggiungere almeno il livello introduttivo A.1.1 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue in almeno una delle 3 lingue amministrative (lussemburghese, tedesco e francese),
    • una panoramica sulla storia dei costumi del paese.

    I vantaggi, completando i moduli introduttivi, sono:

    • prova di buona integrazione nell’ambito della domanda per lo status di soggiornante di lungo periodo,
    • consente l’accesso, a determinate condizioni, alla procedura di opzione per le richieste di acquisizione della nazionalità lussemburghese.

    Tra i moduli individuali vi sono un catalogo di corsi e attività a scelta. Possono accedervi le persone maggiorenni che risiedono e lavorano in Lussemburgo ed è sufficiente introdurre la domanda via MyGuichet.lu.

    Per i dettagli consultare i siti:

    Ministère de la Famille, des Solidarités, du Vivre ensemble et de l’Accueil Département de l’intégration – Service Contrat d’accueil et d’intégration (CAI)
    13c, rue de Bitbourg
    L-1273 Lussemburgo-Hamm
    (+352) 247-85785 ou 8002 6006
    cai@integration.etat.lu

  • 04.07

    Rinnovo del passaporto/carta di identità/patente di guida
     

    Il cittadino italiano residente all’estero o non residente che si trovi senza documenti per furto o smarrimento può rivolgersi alla Cancelleria Consolare dell’Ambasciata d’Italia. Egli è tenuto a presentare, come per un rinnovo eseguito in Italia, le fototessere e, nel caso di furto o smarrimento, la denuncia effettuata presso l’autorità di polizia.

    Dal 4 marzo 2024 il passaporto e la CIE (Carte d’identità elettronica) saranno rilasciati previo appuntamento da richiedere esclusivamente tramite la piattaforma Prenot@mi (sono, pertanto, escluse altre modalità di richiesta appuntamento, ad esempio via e-mail, telefono o allo sportello). Per i dettagli (documenti richiesti, fototessere e costi) è bene consultare, il sito internet dell’Ambasciata d’Italia in Lussemburgo.

    https://amblussemburgo.esteri.it/it/

  • 04.06

    Diritti civili e politici
     

    Voto in Lussemburgo

    Voto alle elezioni amministrative :
    Dalle ultime elezioni comunali svolte l’11 giugno 2023, per la prima volta, può votare tutta la popolazione residente, indipendentemente dalla durata della residenza , che sia maggiorenne, iscritto nella lista elettorale da almeno 55 giorni prima delle elezioni,e che goda di pieni diritti civili in Lussemburgo e nel Paese d’origine. Necessaria invece per il voto passivo è la residenza in Lussemburgo da almeno cinque anni. Questo non toglie il diritto di voto nel Paese d’origine in entrambi i casi.

    Voto alle elezioni europee :
    I cittadini italiani residenti in Lussemburgo possono scegliere di votare per i rappresentanti della loro circoscrizione italiana di origine oppure per i sei rappresentanti del Granducato di Lussemburgo (il Lussemburgo costituisce una circoscrizione elettorale unica), esercitando un’opzione in tal senso presso il Comune lussemburghese di residenza. Per le elezioni amministrative e per le elezioni europee coloro che soddisfano i detti requisiti devono iscriversi sulle liste elettorali dei Comuni di residenza almeno 55 giorni per le comunali e 86 giorni per le europee, prima del giorno della votazione. Si ricorda che in Lussemburgo, una volta che si sia iscritti sulle liste elettorali, il voto è obbligatorio (si veda paragrafo politica in Lussemburgo).

    Voto in Italia

    I cittadini italiani residenti in Lussemburgo e regolarmente iscritti all’AIRE hanno il diritto di voto all’estero per corrispondenza, possono pertanto votare in Lussemburgo per le elezioni politiche italiane e per i referendum abrogativi e costituzionali. Per queste elezioni riceveranno comunicazione a mezzo posta alcune settimane prima della data della consultazione.

    A partire dal 2016 i cittadini italiani temporaneamente residenti all’estero per motivi di lavoro, studio o cure mediche per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricada la data di svolgimento della consultazione elettorale, nonché i familiari con loro conviventi, potranno partecipare al voto per corrispondenza organizzato dagli uffici consolari italiani.

    Tali elettori che intendano partecipare al voto dovranno far pervenire la comunicazione al Comune italiano d’iscrizione nelle liste elettorali entro il 32° antecedente il giorno delle votazioni in Italia..

    Per i termini di legge e per le modalità da seguire per il diritto al voto dei residenti esteri temporanei si rinvia alla pagina sul voto all’estero nel sito del Ministero degli Esteri.
    https://www.esteri.it/it/servizi-consolari-e-visti/italiani-all-estero/votoestero/