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  • 06/05/2020

    Nuova indennità di sostegno non rimborsabile a favore dei lavoratori autonomi
     

    Comunicato del 06.05.2020

    Il Governo lussemburghese ha deciso di rafforzare il sistema di sostegno ai lavoratori autonomi colpiti dalle conseguenze finanziarie della pandemia di COVID-19. Il 6 maggio 2020, il Governo ha approvato così, su proposta del Ministro delle Classes moyennes, Lex Delles, un progetto di regolamento granducale finalizzato all’attuazione di nuovi aiuti finanziari, unici e non rimborsabili, a loro favore. L’importo del nuovo aiuto varia secondo la fascia di reddito contributiva in cui si trova la persona, questi importi sono fissati a 3.000, 3.500 e 4.000 euro.

    Quest’aiuto si aggiunge alla compensazione d’emergenza certificata creata dal regolamento granducale dell’8 aprile 2020 a favore dei lavoratori autonomi. Beneficerà anche i broker e gli agenti assicurativi che sono stati esclusi dalla portata del primo soccorso. Inoltre, l’aiuto può essere concesso indipendentemente dal numero di dipendenti assunti dai lavoratori autonomi. È mantenuta la condizione di non ricevere un reddito professionale superiore alla soglia di 2,5 volte il salario sociale minimo.

    Il Ministro delle Classes moyennes ha dichiarato che “siamo pronti a prendere tutte le misure necessarie per sostenere le imprese e i lavoratori autonomi in difficoltà. La nuova indennità non rimborsabile costituisce uno strumento importante per superare questo periodo di crisi. Quest’aiuto tiene conto della fascia di reddito in cui si trova il rispettivo lavoratore autonomo, che garantisce un sostegno mirato ed equo.”

    Informazioni dettagliate saranno disponibili presto sul sito Web Guichet.lu. Il modulo per l’invio delle richieste sarà disponibile su Guichet.lu da martedì 12 maggio 2020. La richiesta può essere inviata utilizzando un assistente online disponibile attraverso l’area professionale di MyGuichet.lu accessibile attraverso la chiavetta LuxTrust (ad es. Token, smartcard o stick di firma) o una carta d’identità elettronica. Il modulo online MyGuichet.lu è stato sviluppato dal Ministro dell’Economia con il supporto dello State Information Technology Center (CTIE).

    Va inoltre rilevato che la Direction générale des classes moyennes ha già versato 31,87 milioni di euro a imprese molto piccole e ai lavoratori autonomi nell’ambito degli aiuti a favore delle imprese colpite dalle conseguenze finanziarie negative del coronavirus COVID-19. Nell’ambito del risarcimento immediato non rimborsabile fino a 5.000 euro e destinato a imprese molto piccole, circa 5.770 richiedenti hanno ricevuto assistenza finanziaria, che corrisponde a un pagamento di 28,8 milioni di euro. Nell’ambito del fondo di emergenza di 2.500 euro per i lavoratori autonomi, 1.230 fascicoli hanno ricevuto un parere favorevole, che equivale a un pagamento di 3,07 milioni di euro. 395 file potrebbero essere elaborati come parte dell’anticipo recuperabile secondo la legge del 3 aprile 2020, pertanto sono stati pagati oltre 25 milioni di euro.

    Comunicato della Direction générale des classes moyennes

  • 06/05/2020

    Riassunto dei lavori del Governo lussemburghese del 6 maggio 2020
     

    Comunicato del 06.05.2020 

    Il Governo lussemburghese si è riunito mercoledì 6 maggio 2020 sotto la presidenza del Primo Ministro Xavier Bettel.

    I membri del Governo hanno avuto uno scambio di opinioni sui fascicoli di notizie politiche internazionali ed europee.

    I Ministri riuniti in Consiglio hanno fatto il punto della situazione riguardante il Coronavirus SARS-Cov2 “COVID-19” e hanno adottato una serie di misure per far fronte alla crisi provocata da questa pandemia.

    Il Governo ha adottato il progetto di regolamento granducale che modifica il regolamento granducale modificato del 18 marzo 2020 che introduce una serie di misure nel contesto della lotta contro COVID-19.

    Il presente progetto di regolamento granducale propone di apportare una serie di modifiche al testo in vigore prevedendo nuove misure per uscire gradualmente dallo stato di confino, fatto salvo il rigoroso rispetto delle condizioni sanitarie, dall’11 maggio. Tali misure comprendono, tra l’altro: la piena apertura dei negozi (con le eccezioni elencate esaustivamente); la possibilità di riunioni all’aperto fino a un massimo di venti persone e nel rigoroso rispetto delle condizioni sanitarie; l’organizzazione di eventi privati a casa con un massimo di sei ospiti oltre alle persone che già vivono nella stessa famiglia; l’apertura degli Archivi, delle biblioteche, del Centro nazionale di letteratura e del Centro audiovisivo nazionale (Centre national de littérature et du Centre national de l’audiovisuel), nonché la ripresa delle attività sportive all’aperto senza il pubblico, senza contatto fisico e senza competizione.

    Comunicato del Ministère d’État/SIP

  • 02/05/2020

    RECOMMANDATIONS SANITAIRES TEMPORAIRES DE LA DIRECTION DE LA SANTÉ À L’ATTENTION DES EMPLOYEURS ET SALARIÉS DANS LE CADRE DE LA CRISE SANITAIRE LIÉE AU COVID-19
     

    onformément à l’article L. 312-1 et 312-2 du Code du travail, l’employeur est obligé d’assurer la sécurité et la santé des salariés dans tous les aspects liés au travail et, dans le cadre de ses responsabilités, il est tenu de prendre les mesures nécessaires pour la protection de la sécurité et de la santé des salariés, y compris les activités de prévention des risques professionnels, d’information et de formation ainsi que la mise en place d’une organisation et de moyens nécessaires.

    Conformément à l’article L. 313-1 du Code du travail, il incombe à chaque salarié de prendre soin, selon ses possibilités, de sa sécurité et de sa santé ainsi que de celles des autres personnes concernées du fait de ses actes ou de ses omissions au travail, conformément à sa formation et aux instructions de son employeur.

    En cas de non-respect des recommandations indiquées ci-dessous, les salariés peuvent contacter le tra- vailleur désigné qui est en charge de la mission de protection des salariés, en son absence le médecin du travail dont dépend leur entreprise et en cas de problèmes persistants la Division de la Santé au Travail et de l’Environnement de la Direction de la Santé sous le numéro : 247-85587.

    Lire le document en entier : recommandations-sanitaires-administratif

  • 29/04/2020

    I trasporti pubblici saranno gradualmente rafforzati dal 4 maggio
     

    Comunicato del 29.04.2020

    Nel contesto della prima fase del piano di deconfinamento messo in atto dal Governo, i trasporti pubblici stanno gradualmente tornando alla normalità.

    Da lunedì 4 maggio 2020:

    LINEE RGTR

    Le linee che erano passate in una fase operativa ridotta riprendono di nuovo il loro solito ritmo. Il servizio ” dimanches et jours fériés” degli autobus RGTR sarà assicurato sabato 9 maggio 2020 per la “Giornata dell’Europa”, e di nuovo fornito tutte le domeniche e festivi dal 10 maggio 2020.

    I tempi sono indicati su www.mobiliteit.lu

    LUXTRAM

    Il tram circolerà dal lunedì alla domenica secondo gli orari e le frequenze seguenti:

    da lunedì al venerdì, dalle 4 h 55(*) alle 23 h 48 (**) con una frequenza di 10 a 15 minuti.

    il sabato, dalle 5 h 25(*) alle 23 h 43 (**) con una frequenza di 10 a 15 minuti.

    la domenica e giorni festivi, dalle 6 h 04(*) alle 23 h 43 (**) con una frequenza di 15 a 20 minuti.

    (*): prima partenza Luxexpo; (**): ultima partenza Stäreplaz/Étoile

    I clienti troveranno tutti i dettagli sulla pagina luxtram.lu

    TRASPORTO SCOLASTICO

    Il trasporto degli autobus RGTR verso le scuole secondarie è nuovamente garantito. Gli orari sono adattati a quelli delle scuole poiché la fine delle lezioni è prevista per le 12:45. Da lunedì 11 maggio 2020, il trasporto scolastico del TICE sarà nuovamente disponibile per gli studenti delle scuole superiori.

    Maggiori informazioni su www.transports.lu e www.mobiliteit.lu

    SERVIZIO ADAPTO

    I servizi Adapto opereranno secondo gli orari abituali, e circoleranno di nuovo sia la domenica che i giorni festivi.

    A partire da lunedì 11 maggio 2020:

    CFL

    CFL comincerà a rinforzare le proprie offerte di servizi dall’11 maggio 2020, onde garantire 2 treni per ora e per linea. Una seconda fase di rafforzamento, soprattutto nelle ore di punta, è prevista dal 25 maggio 2020.

    I clienti troveranno informazioni dettagliate sul traffico nella ricerca oraria sulla pagina  www.cfl.lu e sulle APP della CFL.

    TICE

    Nel contesto del piano di de-confinamento progressivo, la TICE eliminerà alcune restrizioni dall’11 maggio 2020. Le linee 1, 2, 4, 5 e 7 avranno una cadenza di 15 minuti durante la settimana e tutte le linee riprenderanno il programma regolare della domenica. Il trasporto scolastico TICE sarà nuovamente disponibile per gli studenti delle scuole superiori. Il servizio Nightbus rimane sospeso fino a nuovo avviso.

    SERVIZIO CABAPS

    Le officine protette e altre strutture hanno ripreso gradualmente le loro attività dal 27 aprile 2020 e il trasporto di Cabaps si è adattato a questa ripresa.

    I centri di competenza del Ministero dell’istruzione nazionale, dell’infanzia e della gioventù saranno disserviti dal 25 maggio 2020.

    Le misure di protezione e prevenzione in vigore devono essere rispettate da tutti gli operatori e gli utenti dei trasporti pubblici per la salute di tutti, viaggiatori e conducenti.

    Inoltre, dal 20 aprile 2020, l’uso del trasporto di maschere protettive è obbligatorio. I relativi controlli saranno effettuati dalla polizia granducale. Una campagna di sensibilizzazione è diffusa attraverso vari media.

    Comunicato del Ministère de la Mobilité et des Travaux publics/ Luxtram/ TICE/ CFL

     

  • 28/04/2020

    Estensione delle misure precauzionali per tutti gli organismi di ispezione tecnica applicabili a causa del virus COVID-19
     

    Comunicato del 28.04.2020

    Vista l’evoluzione della crisi sanitaria legata alla diffusione del virus COVID-19 in Lussemburgo e nell’interesse di mantenere misure precauzionali allo scopo di ridurre il rischio di trasmissione per i clienti e per tutti dipendenti di organi di controllo tecnici, le disposizioni introdotte il 17 marzo 2020 e modificate il 30 marzo 2020 sono, fino a nuovo avviso, parzialmente adattate e mantenute fino a domenica 17 maggio 2020.

    Le seguenti misure precauzionali sono applicabili a tutti gli organismi tecnici di controllo:

    • Gli organismi di controllo tecnico accettano per il periodo indicato solo i veicoli per i quali il certificato di controllo tecnico scadrà entro 2 settimane o per il quale il certificato di controllo tecnico non è più valido;

    • il contatto con il cliente dovrebbe essere ridotto al minimo indispensabile;

    • il numero di clienti in attesa in una stanza chiusa non deve superare le 5 persone. Inoltre, deve essere rispettata una distanza minima di 2 m tra i clienti;

    • gli ispettori del controllo tecnico devono proteggersi con guanti monouso o con un prodotto disinfettante contro una possibile trasmissione di agenti patogeni. Se si usano guanti non usa e getta, i guanti devono essere disinfettati dopo ogni controllo del veicolo;

    • gli ispettori del controllo tecnico devono indossare maschere o qualsiasi altro dispositivo che copra efficacemente naso e bocca;

    • se l’ispettore deve manovrare il veicolo di un cliente, si consiglia di utilizzare un coprisedile.

    Per ulteriori informazioni o in caso di emergenza, una persona di contatto è disponibile al numero 247-84958.

    Il ministro si riserva il diritto di adattare tali restrizioni sulla base della valutazione della situazione e può in qualsiasi momento verificare l’applicazione di tali obblighi e raccomandazioni da parte degli organismi di controllo tecnici.

    Comunicato del Ministère de la Mobilité et des Travaux publics

     

  • 28/04/2020

    Garantire l’accesso alle cure per tutti i pazienti durante la pandemia: ripristino delle visite mediche
     

    Comunicato del 28.04.2020

    La decisione del Governo di dichiarare uno stato di crisi il 16 marzo era stata accompagnata da una serie di limitazioni, anche per quanto riguarda l’attività medica sia nel settore ospedaliero che nel settore non ospedaliero ( cfr. articolo 3, paragrafo 6, del regolamento granducale del 18 marzo 2020 che introduce una serie di misure nel contesto della lotta contro COVID-19).

    L’appello alla popolazione di rispettare rigorosamente le misure adottate dal Governo, compresa la limitazione delle visite mediche, in studio e in ospedale, inizialmente ha contribuito a frenare efficacemente la diffusione del virus. Insieme alla professione medica e dentale, il Ministero della Sanità, la Direzione della Sanità, il Ministero della Sicurezza Sociale e il coordinatore medico nazionale hanno istituito una nuova organizzazione del sistema sanitario sotto forma di linee guida consentendo, da allora, la cura specifica dei pazienti con COVID-19, assicurando comunque un livello minimo di emergenza medica per tutti gli altri pazienti.

    Oggi, di fronte all’osservazione di una diminuzione del numero di nuove infezioni e alla luce del rischio di effetti indesiderati che potrebbero risultare a medio termine dalle limitazioni dell’accesso alle cure, in particolare per i pazienti non COVID, il Governo ha deciso che l’attività medica possa riprendere dal 4 maggio, indipendentemente dalla natura del problema di salute. Le misure di protezione decretate dal Dipartimento della Salute consentiranno ai pazienti e ai professionisti una ripresa in modo sicuro tale da non far perdere il beneficio della gestione all’inizio della crisi.

    Il Ministro della Sanità, Paulette Lenert, ha chiarito: “Anche se durante il periodo di confinamento, l’accesso alle cure non è mai stato proibito, ma limitato alla cura di problemi gravi e urgenti, la situazione oggi ci consente considerare un più ampio accesso alle cure. È nell’interesse della qualità e della continuità delle cure che ogni paziente possa accedere alle cure di cui hanno bisogno, in particolare per quanto riguarda il monitoraggio delle malattie croniche nonché misure preventive, come la vaccinazione o lo screening del cancro. ”

    La ripresa dell’attività medica, che avverrà a partire del 4 maggio, riguarda tutte le categorie di medici, nel settore non ospedaliero e ospedaliero, nonché alcune professioni sanitarie liberali come infermieri, ostetriche, fisioterapisti e psicoterapeuti.

    Specifiche misure di protezione messe in atto

    Anche durante il de-confinamento, dobbiamo rimanere vigili fino allo sviluppo di un trattamento o di un vaccino. Pertanto, per i pazienti che consulteranno il proprio medico dal 4 maggio, tutte le cure saranno organizzate per assicurare che la protezione del paziente sia garantita in ogni momento durante la sua consultazione.

    La consultazione potrà avere luogo solo dopo aver fissato un appuntamento per telefono durante il quale è effettuato uno screening COVID da parte dell’amministratore o del professionista. Se sono presenti sintomi, il paziente sarà indirizzato a un centro di cura avanzato o un servizio di emergenza. L’uso della tele consultazione deve essere preferito, quando lo stato di salute del paziente lo permetta. Specifiche disposizioni di protezione saranno prese durante l’accoglienza del paziente e nella sala d’attesa. Gli appuntamenti saranno programmati per garantire una distanza di 2 metri tra i pazienti nella sala d’attesa. All’ingresso nella sala d’aspetto, il paziente deve aver disinfettato le mani ed essere dotato di una mascherina.

    L’operatore sanitario che si occupa del paziente deve seguire le norme igieniche raccomandate dal Dipartimento della Salute, in particolare per quanto riguarda l’equipaggiamento protettivo e le regole per il lavaggio e la disinfezione delle mani. Le attrezzature utilizzate e le superfici a contatto saranno pulite e disinfettate. Per gli operatori sanitari che sono esposti a un rischio particolare di contaminazione, è necessario l’uso di speciali dispositivi di protezione individuale. Questi includono dentisti o, in alcuni casi, fisioterapisti, che possono trovarsi di fronte a situazioni in cui gli atti che compiono nel flusso respiratorio e con strumenti che possono generare goccioline o aerosol, potenzialmente portatori del virus.

    I Centres de Soins Avancés saranno mantenuti, ad eccezione del settore previsto per i pazienti non COVID, che sarà sostituito dagli studi medici dal 4 maggio. Gli orari saranno adattati (10:00-18:00 anziché 8:00-20:00). Allo stesso modo, il servizio di emergenza medica e dentale e il nuovo sistema di assistenza implementato nelle case di cura rimarranno applicabili per il momento.

    Dott. Philippe Wilmes, Vice-Presidente dell’Association des Médecins et Médecins-Dentistes insiste: “Chiediamo ai cittadini di non esitare a consultare il proprio medico, se necessario, o di cercare cure in caso di indicazione medica. I rischi legati alle conseguenze in assenza di cure necessarie prevalgono ora sul rischio di infezione da SARS-CoV-2. L’intera organizzazione della medicina, extra-ospedaliera e ospedaliera, sarà soggetta a rigorose misure di sicurezza cui si è impegnata la professione medica. ”

    Un’organizzazione ospedaliera focalizzata sulla sicurezza e l’efficienza delle cure

    Anche negli ospedali l’accesso alle cure non sarà più limitato alle cure acute, non programmabili o urgenti. Le attività mediche e chirurgiche saranno riprese lì in conformità a diversi criteri di definizione delle priorità, come l’interesse in termini di salute pubblica, il loro impatto sulle risorse ospedaliere e la gestione dei rischi, nonché il loro impatto sul percorso assistenziale a valle dell’ospedale.

    La ripresa delle attività sarà organizzata in modo coerente da ciascuno dei quattro ospedali, tenendo conto delle risorse infrastrutturali esistenti, delle attrezzature, dei medicinali e delle risorse umane, garantendo al contempo la massima sicurezza per i pazienti e gli operatori sanitari.

    Per Paulette Lenert “Il personale medico e infermieristico degli ospedali, già fortemente stremato dall’inizio della crisi, merita tutto il nostro pieno sostegno. Continueranno a essere molto sollecitati anche ora, giacché si tratterà di garantire sia l’aumento del carico dei pazienti non COVID sia il trattamento molto esigente dei pazienti COVID.”

    La separazione dei flussi di pazienti COVID e non COVID rimarrà in atto, al fine di proteggere i pazienti e il personale. I quattro servizi di emergenza del Paese manterranno i diversi canali di assistenza ai pazienti separatamente.

     

    Comunicato del Ministère de la Santé et l’Association des médecins et médecins-dentistes (AMMD)

     

  • 28/04/2020

    Una strategia di de-confinamento incorniciata da misure sanitarie e di ricerca
     

    Comunicato stampa 28.04.2020

    Nell’ambito della sua strategia di uscita, il Governo lussemburghese può contare sul sostegno della ricerca lussemburghese, in particolare la Task Force COVID-19 di Research Luxembourg. In stretta collaborazione con il Ministero dell’istruzione superiore e della ricerca e con il Ministero della sanità, la Task Force COVID-19 ha sviluppato una “Strategia di screening su larga scala” basata su un test diagnostico volontario accessibile a popolazione, compresi i residenti frontalieri della Grande Regione. Ciò consentirà al Lussemburgo di sostenere più da vicino e consapevolmente la graduale revoca delle restrizioni al contenimento. Maggiore è la partecipazione, tanto più importante sarà la protezione dell’intera popolazione.

    “Date le dimensioni del Lussemburgo e il suo numero di abitanti, abbiamo una grande opportunità: possiamo testare gradualmente l’intera popolazione contro il nuovo coronavirus in un periodo di tempo relativamente breve. Questo ci rende il primo Paese al mondo ad avere una visione d’insieme del numero di cittadini infetti “, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione superiore e della ricerca Claude Meisch. Quest’approccio mira a ridurre il periodo di confinamento e ridurre i problemi psicologici, economici e sociali.

    L’obiettivo generale è quello di evitare una seconda ondata di persone infette nel contesto di misure di de confinamento, e quindi l’istituzione di un nuovo contenimento.

    8.500 test per studenti e insegnanti questa settimana, 20.000 test al giorno in una fase successiva

    I primi test sono previsti per questa settimana: circa 6.000 alunni delle classi terminali del liceo e 2.500 insegnanti hanno l’opportunità di essere testati prima di tornare a scuola dal 4 maggio 2020. Saranno informati per posta. I test sono volontari: tutti possono essere testati, nessuno è obbligato a farlo.

    La strategia di test è di espandere la capacità a 20.000 test al giorno. L’obiettivo è quello di essere in grado di testare l’intera popolazione, in modo progressivo e per contingenti, in alcuni casi più volte.

    Rompere la catena d’infezione

    “L’elevato numero di test che saranno eseguiti aiuterà a valutare l’estensione della diffusione del virus e a rilevare per la prima volta i casi asintomatici che, secondo le stime attuali, rappresentano fino all’80% dei casi. Ciò significa che possiamo rilevare molte più persone infette di prima, le mettiamo in isolamento e seguiamo i loro contatti, spezzando così la catena dell’infezione “, ha dichiarato il Ministro della Sanità Paulette Lenert. “Poiché la protezione è tanto più importante in quanto il numero di persone sottoposte a test è elevato, incoraggiamo tutti i cittadini del Paese a partecipare a questa misura di sanità pubblica”, ha aggiunto.

    Nei prossimi giorni e settimane saranno installate fino a 17 stazioni nel Paese, dove potranno essere testati i residenti in Lussemburgo, ma anche i lavoratori transfrontalieri.

    “Siamo lieti che il Governo abbia fiducia nella ricerca lussemburghese per sostenerlo in questa fase storica. L’obiettivo è di studiare efficacemente la diffusione del virus e tenerlo sotto controllo”, ha affermato Ulf Nehrbass, portavoce del Task force COVID-19 e direttore generale dell’Istituto lussemburghese di sanità (LIH).

    I fondamenti della strategia di screening su larga scala

    Test e distribuzione della popolazione in contingenti

    La strategia di screening del Lussemburgo si basa su test su larga scala, in cui la popolazione non è considerata nel suo insieme, ma suddivisa in contingenti diversi. I test dei contingenti sono eseguiti in 3 fasi:

    • Fase 1: viene testata una popolazione rappresentativa di un contingente. I risultati di questi test forniscono un’indicazione di quando il contingente può essere esentato dalle restrizioni e quando dovrebbe essere testato su larga scala.

    • Fase 2: tutti i membri del contingente sono invitati a essere testati su base volontaria.

    • Fase 3: un gruppo rappresentativo viene selezionato poco dopo le misurazioni di de-confinamento per essere testato una seconda volta. Questo aiuta a controllare se e come il virus si diffonde all’interno del contingente.

    Per quelli testati negativi, le misure di contenimento sono revocate. Le persone che risultano positive devono essere messe in isolamento. I loro contatti vengono rintracciati, testati e messi in quarantena per spezzare la catena dell’infezione.

    Proiezioni per guidare meglio la strategia di de-confinamento

    “Le proiezioni che elaboriamo sulla base dei risultati dei test aiutano i decisori politici a prendere le loro decisioni in merito alla strategia di uscita e ad adattare le misure in qualsiasi momento. Tra gli indicatori importanti vi sono, ad esempio, la capacità per rintracciare i contatti e la capacità del sistema sanitario”, ha affermato il professor Rudi Balling, direttore del Centro di biomedicina dei sistemi dell’Università del Lussemburgo.

    La Task Force COVID-19 è perfettamente qualificata per farlo. In collaborazione con il Ministero della Salute, ricercatori, statistici e medici collaborano quotidianamente per stabilire proiezioni le più precise possibile per il Lussemburgo, sulla base delle quali i decisori possono quindi decidere le misure da adottare. Questo progetto, che fa parte di un obiettivo di salute pubblica, consentirà anche alla ricerca di comprendere meglio il virus a medio termine e quindi di imparare a convivere meglio con il virus. Inoltre, l’esperienza acquisita oggi servirà anche a lungo termine per prepararsi meglio come Paese se dovesse sorgere un’altra pandemia in futuro.

    Facilitare il percorso verso la normalità

    Quello che stiamo facendo qui in Lussemburgo è unico. Il Lussemburgo può testare più ampiamente di qualsiasi altro Paese fino ad oggi. Questo ci consentirà di intraprendere il difficile cammino verso la normalità nel modo più controllato possibile. i rischi sono ridotti al minimo, fornendo al contempo una solida base per le decisioni del Governo “, conclude Ulf Nehrbass.

    Il depistaggio su larga scala in un colpo d’occhio

    La strategia di screening su larga scala sviluppata dalla Task Force COVID-19 tiene conto dei seguenti 5 elementi:

    • Monitoraggio continuo dei parametri-chiave – per monitorare l’evoluzione della pandemia COVID-19 in Lussemburgo in ogni momento e per fornire una base su quali decisioni possono essere prese riguardo alla dimensione dei test e all’introduzione di misure per rilassamento o restrizione;

    • Divisione della popolazione in contingenti;

    • Elevata capacità di collaudo: lo screening di ogni contingente allo scopo di testare gradualmente e su base volontaria la maggior parte possibile della popolazione, con conseguente esenzione da misure restrittive per coloro il cui test è negativo;

    • L’isolamento delle persone risultate positive;

    • La ricerca efficiente e rapida dei contatti delle persone positive e misure di quarantena successive.

    Cos’è la Task Force COVID-19?

    Misure efficaci nel contesto della pandemia COVID-19 richiedono una stretta cooperazione tra ricerca, ospedali e governo in Lussemburgo. Per questo motivo, Research Luxembourg (LIH, LISER, LIST, LNS, Luxinnovation, University of Luxembourg e FNR, sotto il coordinamento del Ministère de l’Enseignement supérieur et de la Recherche) ha istituito la Task Force COVID-19 a contribuire a una migliore attuazione delle iniziative pertinenti. Sulla base di un elenco di priorità elaborate dai Ministeri e da altri partner, sono stati definiti numerosi gruppi di lavoro, sui quali la Task Force COVID-19 lavorerà nelle settimane e nei mesi a venire. In collaborazione con il Governo, il gruppo di lavoro COVID-19 ha il ruolo di fornire input scientifici per consentire al Governo di perseguire una strategia di uscita basata su dati concreti e affidabili. A tal fine, la Task Force COVID-19 lavora costantemente agli aggiornamenti sull’evoluzione della pandemia in Lussemburgo e presenta concetti e raccomandazioni da un punto di vista scientifico in modo che possano essere integrati nel processo decisionale politico.

    Comunicato del Ministère de la Santé/ Ministère de l’Enseignement supérieur et de la Recherche/ Research Luxembourg

     

  • 16/04/2020

    EMERGENZA COVID-19 (CORONAVIRUS)
     

    copia del 16/04/2020 dalla pagina dell”Ambasciata d’Italia in Lussemburgo (https://amblussemburgo.esteri.it)

    PAGINA COSTANTEMENTE AGGORNATA.

    Si informano i connazionali che si trovano a vario titolo in Lussemburgo che le Autorità sanitarie locali hanno attivato uno specifico protocollo d’intervento per la gestione di possibili casi riconducibili al nuovo Coronavirus. In presenza di sintomi da COVID-19 (febbre, tosse, difficoltà respiratorie), è necessario contattare immediatamente la Hotline 8002 8080 (senza, quindi, recarsi spontaneamente in ospedale) per essere orientati verso la struttura medica più appropriata, indicando all’operatore eventuali soggiorni/transiti nelle zone più a rischio o contatti con persone provenienti dalle aree maggiormente interessate dal contagio. Si fa presente che il numero di casi accertati in Lussemburgo é in forte aumento. Il numero 112 è riservato alle emergenze. Dall’estero, la Hotline é raggiungibile al numero: +352 4977 1 9200.

    Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle disposizioni delle Autorità sanitarie locali e di consultare regolarmente gli aggiornamenti contenuti nella pagina web del MINISTERO DELLA SALUTE lussemburghese:

    http://sante.public.lu/fr/prevention/coronavirus-00/index.html

    FAQ sugli spostamenti della POLIZIA lussemburghese: https://police.public.lu/fr/support/faq/covid19-deplacements.html

    I suggerimenti e le notizie utili del MINISTERO DELLA SALUTE italiano sono disponibili nella seguente pagina web:

    http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus

    GOVERNO ITALIANO – PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI:

    http://www.governo.it/

    DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE:

    http://www.protezionecivile.gov.it/home

    MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE:

    http://www.viaggiaresicuri.it/

    Farnesina al lavoro per una corretta informazione all’estero

     

    COLLEGAMENTI AEREI DA E VERSO L’ITALIA

    Sono operativi, almeno fino al 22 marzo incluso, voli passeggeri (Lufthansa, British Airways o Luxair) dall’Aeroporto di Lussemburgo-Findel verso l’Italia (con scali intermedi). Dal 23 marzo, soltanto voli passeggeri diretti o con scali intermedi (Alitalia, Lufthansa, Eurowings, British Airways e altre compagnie) con partenza dalle città più vicine a Lussemburgo quali Bruxelles, Francoforte, Düsseldorf, Parigi o Londra, anche se ridotti e da monitorare costantemente. Tali destinazioni sono tuttora raggiungibili in auto o in treno. SCARICA QUI LE INFO SUI TRENI.

    AEROPORTO FINDEL DI LUSSEMBURGO

    ALITALIA (assicura al momento un volo quotidiano da Bruxelles per Roma Fiumicino e, dal 25.03, due voli quotidiani da Parigi CDG per Roma Fiumicino)

    LUFTHANSA (assicura al momento un volo quotidiano da Francoforte per Roma Fiumicino e due voli quotidiani per Milano Malpensa)

    EUROWINGS (con partenza da Düsseldorf, serve al momento diverse città italiane, incluse Roma, Milano e Napoli)

    LUXAIR

    BRITISH AIRWAYS

    N.B. L’Aeroporto di Lussemburgo-Findel è praticamente chiuso al traffico passeggeri dal 23 marzo 2020. ALITALIA e altre compagnie aeree, in collaborazione con le Autorità italiane, hanno predisposto nuovi voli speciali con partenza dalle principali città europee (tra cui Bruxelles, Francoforte e Parigi, tuttora raggiungibili in treno o in auto da Lussemburgo) i cui aeroporti sono ancora operativi, salvo eventuali restrizioni al traffico aereo. E’ necessario, dal 28 marzo 2020, consegnare al vettore l’autocertificazione sui motivi del viaggio anche all’imbarco.

    E’ comunque possibile rientrare in Italia anche in treno o in auto, ma é opportuno fornirsi di adeguate autocertificazioni e controllare previamente le misure restrittive alla circolazione delle persone nei vari Paesi di transito (VIAGGIARE SICURI), tenendo presente che le Autorità di polizia (italiane ed estere) effettuano stringenti controlli per limitare al massimo gli spostamenti nell’ambito delle misure di contenimento della diffusione del virus.

    Si fa presente che, nel rispetto delle misure di contenimento dell’epidemia COVID-19 in atto nel nostro Paese, le operazioni in corso per favorire il rientro in Italia dei connazionali sono rivolte ai cittadini italiani non residenti all’estero, in particolare agli studenti, tirocinanti, lavoratori precari o familiari in visita che non hanno una dimora stabile e possono non fruire di un’assistenza medica completa nel Paese estero in cui si trovano temporaneamente.

    Focus: Cittadini Italiani in rientro dall’estero e cittadini stranieri in Italia

     

    Questa Ambasciata rimane a disposizione per ulteriori informazioni o comunicazioni al riguardo, all’indirizzo mail: ambasciata.lussemburgo@esteri.it

    Numero di reperibilità (in situazione di comprovata emergenza): +352 621 13 15 66

    Dal 16 marzo 2020, é attiva anche una seconda linea per casi relativi all’emergenza COVID-19: +352 621 319 900.

    Si raccomanda di lasciare le due linee emergenziali a chi si trova in situazioni di grave necessità per motivi di salute, di indigenza o perché senza una dimora stabile in Lussemburgo. Nel richiamare ciascuno al proprio senso di responsabilità, l’Ambasciata sta assistendo chiunque si trovi a vario titolo nel Granducato ed è pronta ad ascoltare ogni singola richiesta, ma deve accordare la priorità a chi ha necessità urgente di assistenza consolare o di informazioni funzionali al rientro in Italia per motivi essenziali e realmente indifferibili.

    Si fa presente che il centralino dell’Ambasciata (tel. +352 44 36 44 1) é tuttora operativo durante gli orari di apertura (Lun-Ven 9.00 – 12.30 + giovedi pomeriggio 14.00 -16.30). Gli Uffici della Cancelleria Consolare seguono, al momento, gli stessi orari ma si riceve il pubblico soltanto allo sportello per casi di comprovata urgenza (in particolare passaporti o ETD). Dal 9 aprile p.v. fino a data da destinarsi, saremo chiusi al pubblico soltanto di giovedi pomeriggio.

    *************************************************************************************************

    N.B. LE AMBASCIATE E I CONSOLATI NON INTERVENGONO NELLE QUESTIONI DI CARATTERE COMMERCIALE, COME L’ANNULLAMENTO DI BIGLIETTI E PRENOTAZIONI. SI CONSIGLIA, PERTANTO, DI RIVOLGERSI ALLA PROPRIA COMPAGNIA AEREA IN MERITO ALLA PROCEDURA DA SEGUIRE.

    Si segnala che il DPCM 1 marzo 2020 dispone che chiunque abbia fatto ingresso in Italia, a partire dal quattordicesimo giorno antecedente la data di pubblicazione del presente decreto (e quindi dal 16 febbraio), dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico come identificate dall’OMS, deve comunicare tale circostanza all’autorità sanitaria italiana (dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio) per l’accertamento della situazione sanitaria e l’eventuale applicazione della sorveglianza sanitaria e dell’isolamento fiduciario (art. 3, c.1).

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     INFORMAZIONI UTILI A SEGUITO DEL DPCM 9 MARZO 2020 (Misure adottate dal Governo italiano):

    N.B. IN QUESTA PAGINA SONO CONSULTABILI LE RISPOSTE ALLE DOMANDE FREQUENTI SUL DECRETO #IoRestoaCasa, NELLE PRINCIPALI LINGUE VEICOLARI, INCLUSE L’ITALIANO E IL FRANCESE: www.esteri.it/mae/ministero/normativaonline/decreto-iorestoacasa-domande-frequenti

     

    ULTERIORI PRECISAZIONI DEL MAECI: 

    – I connazionali residenti/domiciliati in Italia (come anche i cittadini stranieri), che si trovino all’estero, possono – ove i mezzi di trasporto siano operativi – farvi ingresso per rientrare al proprio domicilio, abitazione o residenza;

    – allo stesso modo, i connazionali residenti/domicilitati all’estero (come anche i cittadini stranieri, inclusi i turisti), che si trovino in Italia, possono – ove i mezzi di trasporto siano operativi – partire per rientrare al proprio domicilio, abitazione o residenza;

     

    N.B.: I cittadini italiani residenti all’estero (iscritti o non ancora iscritti all’AIRE) non sono da intendersi come “bloccati” nel Paese estero dove vivono stabilmente e dovrebbero, pertanto, spostarsi verso l’Italia solo in circostanze eccezionali, tra le quali possono rientrare anche trasferte di lavoro ove connesse con le attività essenziali rimaste aperte nel nostro Paese. Ai sensi del D.M. n. 120 del 17.03.2020, é necessario che chiunque faccia ingresso in Italia (anche persone asintomatiche) sia sottoposto alla sorveglianza sanitaria e all’isolamento fiduciario per un periodo di 14 giorni (salvo nei casi di ingresso per comprovate esigenze di lavoro e per un tempo non superiore alle 72 ore, con possibile proroga di ulteriori 48 ore). Vige anche l’obbligo di comunicare immediatamente il proprio ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio e, in caso di sintomi COVID-19, di segnalare tale situazione con tempestività all’Autorità sanitaria per il tramite dei numeri telefonici appositamente dedicati.

    SCARICA QUI IL NUOVO MODULO PER L’AUTODICHIARAZIONE

    Focus: Cittadini Italiani in rientro dall’estero e cittadini stranieri in Italia

    I cittadini residenti nel Granducato (inclusi i connazionali iscritti o non ancora iscritti all’AIRE), in particolare quelli che si trovano momentaneamente fuori dallo spazio Schengen, sono stati invitati dalle Autorità lussemburghesi a fare rientro il prima possibile: in mancanza di trasporti operativi o di altre evidenti difficoltà, possono contattare il Ministère des Affaires Étrangères et Europeennes (+352 247-82300 – boite.officielle@mae.etat.lu) o l’Ambasciata del Lussemburgo accreditata nel Paese in questione, oltre a poter rivolgersi per assistenza all’Ambasciata italiana di riferimento.  

     

    – é inoltre consentito l’ingresso e l’uscita in Italia per comprovate esigenze lavorative legate alle attività essenziali consentite dalla normativa in vigore (tale previsione copre anche i lavoratori transfrontalieri);

    – sono invece assolutamente da evitare gli ingressi in Italia per motivi di turismo;

    – resta valido l’obbligo di comunicazione al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria competente per territorio, in capo a chi arriva in Italia da zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’OMS.

     

    FOCUS SUI SERVIZI CONSOLARI PIU’ RICHIESTI NELL’ATTUALE SITUAZIONE EMERGENZIALE:

    – Non hai motivi di comprovata necessità per rientrare in Italia alla luce delle misure di contenimento in atto, ma hai urgenza di acquistare/vendere beni immobili o mobili? RIVOLGITI AL NOSTRO UFFICIO NOTARILE PER UNA PROCURA SPECIALE: notarile.lux@esteri.it oppure consolare.lux@esteri.it.

    – Sei iscritto all’AIRE di Lussemburgo ma ti trovi momentaneamente in Italia e hai urgenza di rientrare presso la tua residenza nel Granducato? TI BASTA L’AUTOCERTIFICAZIONE, MA RILASCIAMO ANCHE CERTIFICATI DI ISCRIZIONE AIRE SU RICHIESTA: aire.lux@esteri.it.

    – devi partire per l’Italia per motivi di assoluta necessità ma sei privo di passaporto/carta di identità? RILASCIAMO SEMPRE DOCUMENTI DI VIAGGIO: ti aspettiamo allo sportello (durante gli orari di apertura) con tutta la documentazione richiesta! 

    N.B. In base all’art. 104 del DECRETO-LEGGE 17 marzo 2020 n. 18 (c.d. “Decreto Cura Italia”), la validità ad ogni effetto dei documenti di riconoscimento e di identità rilasciati da amministrazioni pubbliche (passaporti, carte di identità cartacee ed elettroniche, patenti di guida), scaduti o in scadenza successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto, é prorogata al 31 agosto 2020. La validità ai fini dell’espatrio resta limitata alla data di scadenza indicata nel documento.

    Per ulteriori approfondimenti: Le misure del Mit per il COVID-19

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    CORONAVIRUS, FIRMATO IL DPCM 22 MARZO 2020

    Il Presidente Conte ha firmato il dpcm che introduce ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale.

    Scarica qui il testo del Dpcm e l’allegato 1:

    DPCM 22 MARZO 2020

    ALLEGATO 1

    E’ stata adottata congiuntamente dal Ministro della Salute e dal Ministro dell’Interno una nuova ORDINANZA che vieta a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. Il Dpcm del 22 marzo 2020 prevede la chiusura delle attività produttive non essenziali o strategiche. Aperti alimentari, farmacie, negozi di generi di prima necessità e i servizi essenziali. Le disposizioni producono effetto dalla data del 23 marzo 2020 e sono efficaci fino al 3 aprile 2020. Le stesse si applicano, cumulativamente a quelle di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 marzo 2020 nonché a quelle previste dall’ordinanza del Ministro della salute del 20 marzo 2020 i cui termini di efficacia, già fissati al 25 marzo 2020, sono entrambi prorogati al 3 aprile 2020.

    Focus: Cittadini Italiani in rientro dall’estero e cittadini stranieri in Italia

  • 16/04/2020

    Misure di protezione nel contesto di Covid-19 nei trasporti pubblici dal 20 aprile 2020
     

    Comunicato stampa 16.04.2020

    Da lunedì 20 aprile 2020, le seguenti misure di protezione devono essere osservate nei trasporti pubblici, autobus, treni e tram in Lussemburgo:

    Il personale di guida, così come gli altri impiegati impiegati nel trasporto pubblico, devono indossare una maschera, una mascherina medica o una maschera di tessuto artigianale, una bandana o una sciarpa.

    I viaggiatori hanno anche l’obbligo di indossare una maschera, una maschera medica o una maschera di tessuto artigianale, bandana (buff) o sciarpa.Rimangono in vigore le seguenti misure di protezione:

    • La porta d’ingresso degli autobus rimane chiusa. Ai viaggiatori viene chiesto di entrare e uscire dalle porte posteriori.
    • La prima fila di sedili dell’autobus rimane libera e è presente un nastro barriera.
    • Nessuna vendita di biglietti (RegioZone e 1a classe sui treni).

    Comunicato del Ministère de la Mobilité et des Travaux publics

  • 15/04/2020

    Strategia di uscita: uno scenario di graduale revoca delle misure di contenimento introdotte per far fronte al Covid-19
     

    Comunicato stampa 15.04.2020

    Il 15 aprile 2020, il Consiglio di governo ha deciso le linee guida per una strategia di de confinamento equilibrata tra gli imperativi della sanità pubblica e gli aspetti psico-sociali ed economici legati all’attuale confinamento.

    Ricordiamo che il regolamento granducale modificato del 18 marzo 2020 che introduce una serie di misure nel contesto della lotta contro Covid-19 ha introdotto restrizioni o addirittura divieti per le attività commerciali e artigianali, compresa la chiusura cantieri edili, per arginare la diffusione del coronavirus. Oltre a questi divieti normativi, sono state sospese le attività educative e l’attività di riciclaggio dei parchi.

    Nel Granducato, il tasso di nuove infezioni mostra una tendenza al ribasso e riflette quindi l’effetto ricercato dalle misure di contenimento attuate il 16 marzo 2020. Tuttavia, il governo ha deciso di risolverlo attente misure di contenimento.

    Pertanto, la strategia di de-confinamento consiste in:

    • proteggere i gruppi particolarmente vulnerabili;
    • attuare un’uscita graduale dal parto in fasi sufficientemente distanziate l’una dall’altra;
    • assicurare, in ogni momento, sufficienti capacità ospedaliere in terapia normale e intensiva per la cura di casi gravi negli istituti sanitari;
    • responsabilizzare la popolazione e limitare il più possibile il rischio di diffusione incontrollata mantenendo o addirittura rafforzando i gesti di barriera da osservare in qualsiasi luogo in cui le persone si radunano;
    • mettere in atto misure preventive sul lavoro;
    • assicurare l’isolamento e un attento monitoraggio di nuovi casi di infezione;
    • sviluppare capacità di sperimentazione e supportare la ricerca, in particolare per quanto riguarda i test sierologici intesi a misurare l’immunità acquisita della popolazione.

    La ripresa delle attività può quindi essere effettuata solo in fasi successive e ben ponderata in termini di impatto. La decisione di avviare una fase è presa dal governo su proposta del Primo Ministro e del Ministro della Salute, sulla base del monitoraggio della situazione generale, una valutazione del numero di nuovi infetti nella popolazione e ” una stima della capacità ospedaliera disponibile a breve e medio termine.

    Resta inoltre inteso che il Primo Ministro e il Ministro della Sanità possono presentare al Governo in qualsiasi momento una proposta di reintroduzione di misure di contenimento più rigorose quando, sulla base del monitoraggio dello sviluppo della situazione,  è probabile che le capacità di accoglienza degli ospedali raggiunga un livello di criticità che mette in discussione una buona cura del paziente.

    Nella riunione del 15 aprile 2020, il Governo ha istituito un gruppo di lavoro ad hoc per sostenere le misure decise nella lotta contro il virus e per valutare regolarmente gli effetti collaterali di tali misure e di contenimento . Il gruppo sarà composto dalle seguenti persone:

    • Nora Back – Presidente della Camera dei dipendenti
    • Alexa Ballmann – Presidente di JHL (Jonk Handwierk)
    • Luc Frieden – Presidente della Camera di commercio lussemburghese
    • Erny Gillen – Esperta di etica
    • Claudia Monti – Mediatore del Granducato di Lussemburgo (Mediatore)
    • Gilbert Pregno – Psicologo e presidente della Commissione consultiva per i diritti umani
    • René Schlechter – Presidente del Comitato dei difensori civici per i diritti dell’infanzia (ORK)
    • Prof. Claus Vögele – Professore ordinario Psicologia della salute presso l’Università di Lussemburgo

    È importante notare che qualsiasi ripresa delle attività sarà accompagnata da gesti di barriera molto severi e integrati dall’uso obbligatorio di una maschera o di qualsiasi altro dispositivo che consenta di coprire naso e bocca per situazioni di contatto interpersonale se la distanza dalla sicurezza sanitaria 2 metri non possono essere garantiti.

    Scenario di de-confinamento in fasi

    Fase 1 – ripresa dei cantieri (data indicativa 20 aprile 2020)

    La prima fase riguarderebbe quindi le seguenti attività:

    • Rilancio dei cantieri;
    • Attività di aiuto e assistenza nell’istruzione (servizi ambulatoriali per bambini e famiglie, offerte da centri di competenza in psicopedagogia specializzata e misure a sostegno degli alunni a rischio abbandono scolastico);
    • Attività di giardinieri e paesaggisti;
    • Commercio la cui attività principale è il fai-da-te;
    • Riapertura dei parchi di riciclaggio.

    Questo elenco sarà completato il 4 maggio dalla ripresa delle lezioni finali, e da tirocini e lavori pratici a livello di BTS e dell’università.

    Fase 2 – ripresa dell’istruzione secondaria (data indicativa 11 maggio 2020)

    Fase 3: ripresa dell’istruzione di base, asili nido e strutture per l’infanzia (data indicativa 25 maggio 2020)

    Seguirà – nelle fasi successive – la ripresa delle attività commerciali e la riapertura del settore HORECA. In questa fase, tuttavia, è prematuro fornire un parere dettagliato sull’eliminazione delle restrizioni in questo settore. Una decisione finale sarà presa a tempo debito dal Consiglio di governo sulla base di un’analisi della situazione.

    Le aziende, le imprese e i governi sono generalmente incoraggiati a continuare a promuovere il telelavoro nel corso del contenimento.

    Le riunioni rimarranno vietate fino al 31 luglio, ad eccezione dei funerali e dei matrimoni civili che saranno autorizzati per un numero massimo di 20 persone e a condizione di rispettare una distanza interpersonale di 2 metri. Saranno mantenuti i divieti elencati nell’articolo 2 del regolamento granducale modificato del 18 marzo 2020 che introduce una serie di misure nella lotta contro Covid-19.

    Le misure di contenimento ora in vigore, che riguardano persone vulnerabili e persone di età superiore ai 65 anni, continueranno ad applicarsi almeno fino alla fine della prima fase. La graduale revoca delle attuali restrizioni comporta anche la necessità di sviluppare, in consultazione con il Ministero delle famiglie, l’integrazione e la Grande Regione, una strategia per la protezione delle persone vulnerabili nelle case di cura e nelle persone oltre 65.

    I dipendenti che appartengono al gruppo vulnerabile possono consultare il proprio medico per determinare se la gravità della malattia impedisce loro di andare al lavoro. Tale esame deve essere effettuato caso per caso, tenendo conto delle raccomandazioni del dipartimento della sanità e tenendo conto dell’ambiente di lavoro della persona interessata.

    Comunicato dal Ministère

  • 15/04/2020

    Il Ministero dell’Interno e SYVICOL organizzano la distribuzione di maschere alla popolazione
     

    Comunicato stampa 15.04.2020

    Questo mercoledì, 15 aprile, si è tenuto un incontro di consultazione tra il Ministero degli Interni e SYVICOL al fine di organizzare la distribuzione delle maschere chirurgiche a tutta la popolazione e ai servizi dei comuni e delle entità assimilate.

    Il CGDIS ha il compito di consegnare le maschere al settore municipale, mentre la distribuzione alla popolazione sarà assicurata dai 102 comuni e inizierà la prossima settimana.

    I cittadini saranno informati del metodo e del tempo di distribuzione dai rispettivi comuni.

    Il ministro degli Interni Taina Bofferding accoglie con favore l’approccio costruttivo di SYVICOL e dei comuni per sostenere gli sforzi del governo.

    Il presidente di SYVICOL, Emile Eicher, era soddisfatto di questo approccio che corrisponde perfettamente all’approccio di SYVICOL che ritiene che la responsabilità per la fornitura di materiale protettivo alla popolazione appartenga a questa prima fase del governo.

    Comunicato del Ministère de l’Intérieur

  • 10/04/2020

    Pagamenti in contanti e l’epidemia di Covid-19: gestire le situazioni con rispetto e buon senso!
     

    Comunicato stampa 10.04.2020

    A seguito di recenti discussioni sulla mancata accettazione di pagamenti in contanti in alcune imprese, il Ministero delle finanze e il Ministero della protezione dei consumatori stanno facendo appello alle varie parti interessate affinché gestiscano le situazioni che sorgono nei pagamenti nelle imprese con rispetto senso comune e reciproco.

    Anche se fino ad oggi nulla indica che è particolarmente probabile che il contante diffonda il virus, come sottolineato dalla Banca Centrale del Lussemburgo in un comunicato stampa del 17 marzo 2020 sul possibile impatto delle banconote in euro sulla diffusione del coronavirus, è perfettamente comprensibile che i negozi e i commercianti minimizzino l’uso del denaro per minimizzare l’interazione fisica. Poiché il personale a livello di negozi locali è continuamente esposto al contatto con i clienti, l’uso del pagamento con carta aiuta a proteggerli risparmiandoli dalle manipolazioni derivanti dai pagamenti in contanti.

    Riconoscendo che un certo numero di persone vulnerabili non possono pagare elettronicamente i propri acquisti, il Ministero delle finanze e il Ministero della protezione dei consumatori non hanno intenzione di mettere in discussione l’uso del denaro come mezzo di pagamento.

    Il Lussemburgo nel suo insieme è fermamente impegnato a combattere l’epidemia. Tutti contribuiscono, in particolare adottando gesti di barriera e comportamenti responsabili. Questo è il motivo per cui il Ministero delle finanze e il Ministero della protezione dei consumatori fanno appello nell’interesse di tutti gli interessati a mostrare comprensione e pragmatismo e privilegiare, per quanto possibile, i regolamenti con carta o smartphone tutti prendendo in considerazione le esigenze e i vincoli delle persone vulnerabili accettando denaro contante o anche proponendo soluzioni alternative di regolamento.

    Comunicato del Ministère des Finances et le ministère de la Protection des consommateurs

  • 09/04/2020

    La piattaforma di teleconsulto e lo strumento di monitoraggio remoto dei pazienti MAELA: digitalizzazione al servizio della lotta contro la pandemia COVID-19
     

    Comunicato stampa 09.04.2020

    Meglio capire lo strumento del  teleconsulto nell’ambito della pandemia COVID-19

    Nell’ambito della lotta contro lo sviluppo dell’epidemia di COVID-19, il Governo ha incaricato l’Agence eSanté di istituire rapidamente una soluzione di teleconsulto per consentire consultazioni a distanza tra medici, dentisti o anziani – donne e pazienti. Nell’attuale situazione di emergenza, il teleconsulto è un elemento chiave nell’organizzazione del sistema sanitario durante una pandemia di Covid-19 attuata in Lussemburgo, perché limita i viaggi e il contatto da uomo a uomo e quindi rischio di contaminazione.

    La soluzione di teleconsulto, ospitata su una piattaforma riconosciuta in Lussemburgo, è attiva da due settimane. Ogni giorno aumenta il numero di appuntamenti tra operatori sanitari e pazienti.

    La piattaforma conta ora quasi 600 medici utenti, oltre 4.000 pazienti registrati e quasi 3.000 teleconsulti già effettuati.

    Con l’uso crescente di questa nuova pratica, gli operatori sanitari e i pazienti pongono molte domande. Questi si riferiscono spesso a buone pratiche di teleconsulto o al funzionamento della soluzione di teleconsulto.

    Per rispondere meglio alle varie domande, il National Health Fund (CNS) e la eHealth Agency, insieme al Dipartimento della salute, al Medical College, al Consiglio superiore di alcune professioni sanitarie, all’Associazione dei medici e dei medici- i dentisti e l’Associazione lussemburghese delle ostetriche hanno attuato diverse iniziative.

    In primo luogo hanno sviluppato un documento esplicativo congiunto sulle norme specifiche relative al teleconsulto nel contesto della pandemia di COVID-19 (vedi allegato al presente comunicato stampa). Questo documento, destinato sia agli operatori sanitari che ai pazienti, sarà in particolare pubblicato sui siti Web delle entità che hanno contribuito alla stesura del documento.

    Hanno anche sviluppato congiuntamente un tutorial per i pazienti che, in 4 parti, spiega come utilizzare la piattaforma di teleconsulto. Dal 9 aprile, i pazienti possono accedere alle prime due parti dell’esercitazione sui siti Web di CNS e dell’Agence eSanté.

    La prima parte del tutorial fornisce informazioni generali e fornisce informazioni su come registrarsi sulla piattaforma di teleconsulto. La seconda parte del tutorial spiega come fissare un appuntamento medico. La parte 3, che riguarderà il processo di teleconsulto e la parte 4, che riguarderà il post-teleconsulto (e in particolare l’invio elettronico di documenti) saranno disponibili dall’11 aprile 2020.

    ©MAELA

    Quasi 390 pazienti con coronavirus seguito dallo strumento di monitoraggio remoto Maela

    Dal 30 marzo 2020, lo strumento di monitoraggio remoto dei pazienti COVID-19, Maela, è operativo in tutto il Lussemburgo. Selezionata su mandato del Dipartimento della Salute da un comitato di esperti in rappresentanza di varie parti interessate della sanità, questa soluzione è già stata implementata in tutti gli ospedali, nel Centro Convalescente di Château de Colpach e in una piattaforma centralizzata del dipartimento della salute. Anche in questo contesto è stato creato il sito https://suivicovid.lu/ che consente di accedere alla soluzione in 5 lingue.

    Questo dispositivo consente il monitoraggio remoto di tutti i pazienti risultati positivi per COVID-19; sia quelli che sono in isolamento in casa che quelli che sono appena stati dimessi dall’ospedale. Limita quindi la diffusione del virus e sblocca le strutture sanitarie, offrendo al contempo il follow-up dei pazienti da parte di professionisti qualificati, in completa sicurezza.

    Dall’arruolamento volontario del paziente in questo sistema di monitoraggio remoto nazionale (effettuato dall’ospedale al momento della dimissione o dall’Ispettorato sanitario dopo aver ricevuto risultati positivi di laboratorio), il paziente deve rispondere quotidianamente a un breve questionario medico, per 2 settimane. Il monitoraggio, effettuato da un team di professionisti del Dipartimento della Salute, consente quindi di identificare una possibile necessità di assistenza o un peggioramento della situazione del paziente.

    A partire dal 9 aprile 2020, 388 pazienti sono supportati nella loro convalescenza a casa da questo nuovo strumento.

    Comunicato del Ministère de la Santé, l’Agence e-Santé et la Caisse nationale de Santé

  • 08/04/2020

    Covid-19: Lancio dello studio CON-VINCE
     

    Comunicato stampa 08.04.2020

    Test di screening su persone asintomatiche per valutare la diffusione di COVID-19 in Lussemburgo

    La task force COVID-19 dell’iniziativa Research Luxembourg annuncia il lancio di CON-VINCE, uno studio scientifico che mira a valutare la dinamica della diffusione di COVID-19 nella popolazione lussemburghese. Questo progetto fa parte di diverse iniziative avviate sotto l’egida della task force al fine di contribuire a contrastare la pandemia. Ha lo scopo di eseguire test di screening per il virus SARS-CoV-2 su circa 1.500 persone e di seguire le persone con sintomi piccoli o assenti. Genererà dati precisi sulla trasmissione della malattia e aiuterà così il governo a prendere decisioni basate su dati scientifici nelle prossime settimane.

    Le persone asintomatiche – chiamate anche “portatori sani” – e quelle con sintomi deboli svolgono un ruolo importante nella diffusione del virus, tuttavia la maggior parte di questi casi non è attualmente diagnosticata, poiché i test di screening sono principalmente condotto su persone con chiari sintomi della malattia. Al fine di attuare misure efficaci per arginare la diffusione di COVID-19, è essenziale eseguire test sistematici su un campione rappresentativo della popolazione al fine di identificare tutti portatori del virus SARS-CoV-2, indipendentemente dai loro sintomi.

    In questo contesto, lo studio CON-VINCE è stato lanciato oggi con l’obiettivo di effettuare test di screening su un gruppo di circa 1.500 partecipanti di età superiore ai 18 anni e di identificare i tre principali gruppi di persone mostrando sintomi deboli o assenti. In particolare, questi sono i seguenti gruppi:

    • soggetti che non sono infetti e pertanto non presentano sintomi;

    • persone attualmente infette, ma con sintomi scarsi o assenti;

    • coloro che erano infetti ma che ora sono guariti dal virus.

    I partecipanti saranno reclutati da TNS Ilres e sottoposti a un test di screening per il virus SARS-CoV-2 utilizzando una specifica tecnica di biologia molecolare. Le analisi verranno inizialmente eseguite su campioni rinofaringei e successivamente estese a campioni di sangue o altri tipi di campioni. I partecipanti che risultano positivi ma che presentano sintomi deboli o assenti saranno seguiti per un periodo di un anno, così come le persone non infette. I pazienti sintomatici saranno comunque esclusi dallo studio e riceveranno il solito trattamento.

    Prof. Rejko Krüger (direttore della medicina traslazionale presso l’Istituto di sanità lussemburghese (LIH) e coordinatore dello studio CON-VINCE):.  A nostra conoscenza, i pazienti asintomatici non sono sistematicamente seguiti in nessuno dei paesi colpiti dalla pandemia di COVID-19. Per questo motivo, al momento non ci sono dati completi sull’epidemiologia e sulla dinamica della malattia. Lo studio CON-VINCE mira a colmare questa lacuna fornendo informazioni affidabili sulla natura, la prevalenza e le modalità di trasmissione del COVID-19 nel Granducato, aiutando così i decisori nazionali e internazionali ad adottare una risposta efficace da dal punto di vista politico, economico e della salute pubblica “.

    Prof. Ulf Nehrbass (direttore generale di LIH e portavoce della task force COVID-19 di Research Luxembourg): “Parallelamente, il progetto ci consentirà di valutare l’impatto psicologico e socioeconomico delle misure di contenimento a lungo termine la popolazione generale e ci aiuterà a definire un arco temporale più chiaro per il sollevamento delle attuali rigorose strategie di contenimento “.

    Paulette Lenert, Ministro della Salute: “Lo studio CON-Vince rappresenta il prossimo passo logico per raggiungere un ampio screening della popolazione, al fine di prevenire la diffusione del virus. Continuiamo a fare grandi sforzi per raccogliere le informazioni più affidabili. più rilevante per anticipare il virus “.

    Lo studio CON-VINCE è stato condotto da un consorzio d’istituti di ricerca lussemburghesi, tra cui LIH e il Luxembourg Centre of Systems Biomedicine (LCSB) dell’Università del Lussemburgo. L’istituto di ricerche di mercato TNS-Ilres, nonché i laboratori Ketterthill, Laboratoires Réunis e BioneXt Lab sono associati allo studio.

    Claude Meisch, Ministro dell’istruzione superiore e della ricerca: “Grazie alla task force lanciata due settimane fa, gli istituti di ricerca pubblici a Lussemburgo hanno unito le forze nella lotta contro COVID-19 e possono fornirci supporto e conoscenze essenziali per poter prendere decisioni basate su dati scientifici. Lo studio CON-VINCE sarà uno degli elementi chiave di una base empirica per la gestione di questa crisi “.

    Informazioni sul campione statisticamente rappresentativo

    La scelta dei partecipanti a questo campione deve riflettere accuratamente la composizione della popolazione lussemburghese in termini di età, sesso e posizione geografica al fine di evitare risultati distorti e statisticamente inaccurati. Per questo motivo, LIH prenderà contatto direttamente con i candidati idonei per partecipare allo studio. A questo punto, la partecipazione di volontari della popolazione generale non è purtroppo (ancora) possibile.

    Informazioni su Research Luxembourg

    Research Luxembourg è un’iniziativa congiunta dei principali attori della ricerca pubblica lussemburghese [Luxembourg Institute of Health (LIH); Istituto lussemburghese di ricerca socioeconomica (LISER); Istituto lussemburghese di scienza e tecnologia (ELENCO); National Health Laboratory (LNS); Università del Lussemburgo; Fondo nazionale di ricerca (FNR)], sotto il coordinamento del ministero dell’Istruzione superiore e della ricerca, il cui scopo principale è promuovere la cooperazione scientifica in Lussemburgo e comunicare le attività del settore nel suo insieme.

    Comunicato stampa del Ministère de la Santé / ministère de l’Enseignement supérieur et de la Recherche / Fonds national de la Recherche